Oasi della Salina Piccola, online il sito

È da oggi attivo, e raggiungibile all’indirizzo http://oasi.salinellataranto.it, il sito di riferimento per tutti coloro che vogliono saperne di più sull’Oasi della Salina Piccola, un vero e proprio polmone verde già presente nella nostra città.

Si tratta dell’area verde in cui ricade il relitto della Salina Piccola, un’area naturale localizzata all’interno di una depressione ad Est della città e nel cuore del quartiere Salinella.

Oltre a diverse testimonianze fotografiche e storiche, nel sito è disponibile un estratto del progetto per la realizzazione del parco etnobotanico “Laudato Si'” che, realizzato e presentato all’amministrazione comunale nel 2015, è un esempio virtuoso di ricomposizione spaziale, di restauro paesaggistico, di risanamento ambientale e conseguente promozione della vita di relazione.

Questa risulta essere la prima volta in cui, in uno strumento urbanistico attuativo redatto dall’Amministrazione Comunale, si sia partiti dalla quantità e dalla qualità del verde urbano per poi passare alla volumetria, dopo averla consistentemente ed opportunamente asciugata. In tal modo si è affermata anche a Taranto la nuova visione del ruolo che deve giocare il verde urbano nelle città moderne post industriali e, in particolare, nei quartieri periferici degradati: un verde urbano non solo rivolto al decoro e all’abbellimento della città, ma anche funzionale alla mitigazione del riscaldamento climatico, alla salubrità ambientale e alla conoscenza sapienziale del rapporto delle persone con la natura.

Chiunque si ritroverà, per volontà o causalità, a leggere i contenuti complessivi espressi nel progetto del Parco etnobotanico “Laudato Sì”, avrà immediata percezione del suo peso che richiede una forza e un sostegno altrettanto notevoli. Abbracciare questa sfida significa, per un’intera collettività e non soltanto per gli attori citati in questa sezione del portale, mettersi in gioco o, quantomeno, provare a farlo, nella speranza di essere all’altezza del potenziale della città di Taranto.

La pandemia ci pone, oramai inevitabilmente, di fronte all’urgenza di dover effettuare delle scelte condivise da tutti. Dare vita ad un’economia più giusta anche attraverso la nascita di un parco urbano in una città dalla storia così singolare, non potrà che renderci, un domani, profondamente fieri ed orgogliosi di essere stati noi gli autori di quel “cambiamento” tanto agognato da più parti.

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