Dalla diossina alla canapa, oggi la semina. Fornaro: “E’ un giorno di festa”

“Per noi è una giornata di festa, finalmente si ricomincia”Vincenzo Fornaro non nasconde il suo entusiasmo mentre è in corso un evento dal grande valore simbolico: la semina della canapa su tre ettari di terreno. Protagonista di questa storia di riscatto è la masseria Carmine, reduce da anni dolorosi a causa dell’abbattimento di circa 600 capi di bestiame contaminati da pcb e diossine provenienti dall’Ilva.

La semina è avvenuta sotto un cielo nuvoloso, che ha offerto anche qualche goccia di pioggia  (noi vogliamo interpretarla come una benedizione),  davanti agli occhi di un folto gruppo di cittadini sensibili alle tematiche ambientali e felici di poter condividere con la famiglia Fornaro l’inizio di questa nuova sfida.

Si punta sulla canapa, una pianta che ha proprietà disinquinanti e molteplici utilizzi: dalla bioedilizia al tessile, senza dimenticare l’uso alimentare e farmaceutico. Il primo raccolto è previsto a settembre. Poi, in base ai risultati delle analisi che si faranno sul prodotto ottenuto, si deciderà su cosa orientarsi. Ma quello di oggi non è stato solo il primo passo di un nuovo cammino. Ha rappresentato anche un’inedita occasione per ritrovare il sorriso. Ed è soprattutto di occasioni come queste che i tarantini hanno bisogno.

Fonte: InchiostroVerde.it

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