Sono davvero poche – si contano sulle dita di una mano – le testate giornalistiche locali che hanno ripreso e approfondito il nostro comunicato stampa sul rinvio, da parte dell’#amministrazioneMelucci, dei lavori per l’eliminazione del rischio idrogeologico nel quartiere Salinella.
Oggi ringraziamo Telenorba e in particolare Francesco Persiani per aver dato voce, a livello regionale, ai cittadini della Salinella. Il servizio è andato in onda questa mattina, 2 febbraio, durante il tg delle 7.30:
E’ di qualche giorno fa il nostro comunicato stampa relativo al rinvio dei lavori di messa in sicurezza idrogeologica del quartiere Salinella.
Nel comunicato scrivevamo che avevamo provato a contattare l’Autorità di Bacino della Regione Puglia, chiedendo (il 4 dicembre e il 17 gennaio) se il progetto dell’Ing. De Marco – inserito nella relazione tecnico-illustrativa (tavola R01) e presentato nell’ottobre 2016 – dovesse ritenersi superato e, in tal caso, fosse attualmente in corso l’elaborazione di uno nuovo.
La risposta l’abbiamo ricevuta ieri e non ci sorprende, essendo di fatto l’amministrazione comunale a fare da collo di bottiglia: l’Autorità di Bacino, esaminata la documentazione disponibile agli atti in relazione all’intervento specificato in oggetto, comunica che per le opere contemplate nel Progetto di fattibilità economica delle opere per la messa in sicurezza della Salinella è in corso un approfondimento tecnico da parte del comune di Taranto.
Aggiornamento del 25 gennaio:abbiamo prontamente girato il documento al Dirigente dell’Urbanistica del Comune, Dott. Rotondo, chiedendo lumi sulle verifiche tecniche che da indiscrezioni dovrebbero avere un costo esiguo. Il Dott. Rotondo ci ha confermato che il tutto è di competenza dei Lavori Pubblici, noi abbiamo inoltrato tutto al Dott. Netti (Dirigente LL.PP.) e siamo in attesa di risposta.
Inverno, periodo di piogge e dei soliti e continui disagi nel quartiere Salinella ma non solo. E’ infatti un periodo vissuto spesso con apprensione da quei cittadini che, nel corso degli anni, hanno subito danni a volte irreparabili e perso quanto avevano nelle cantine.
Sono diverse le date che ritornano immediatamente alla memoria degli abitanti della Salinella: 6 e 7 settembre 2011, 8 luglio 2013, 16 ottobre 2015, 8 settembre e 11 novembre 2017, così come testimoniato dalla raccolta fotografica da noi effettuata…e se fossimo superstiziosi dovremmo cominciare a fare gli scongiuri, considerando che si tratta di date con anno dispari ed è appena cominciato il 2019:
Da qualche settimana il nostro Osservatorio ha lanciato una raccolta firme per una petizione la cui richiesta principale è la messa in sicurezza idrogeologica della Salinella (NOTA: a chi volesse approfondire l’intera questione consigliamo di leggere l’articolo fino in fondo). La raccolta firme non è ancora stata chiusa e presentata, ma già abbiamo qualche risposta: il Comune di Taranto ha rinviato i lavori al 2021.
Il Comune aveva infatti inserito i lavori di eliminazione del rischio idraulico nel piano delle opere triennali 2018-2020, pianificandoli per il 2020:
Purtroppo, e nonostante la palese urgenza, l’amministrazione Melucci ha ulteriormente rinviato di un anno i lavori, spostando tutto al 2021:
Come Osservatorio ci riesce difficile capire quali siano le ragioni di questo rinvio. La stessa amministrazione nelle delibere 310/2018 (penultimo capoverso a pagina 4) e 312/2018 (terzultimo e penultimo capoverso sempre a pagina 4) conferma, ad esempio, l’importanza della perequazione per risparmiare ma nello stesso tempo di contemperare ai legittimi interessi ed aspettative dei cittadini (che, ad esempio, attendono la realizzazione di un parco da oltre quarant’anni).
Quello che appare evidente è una precisa volontà dell’amministrazione di volersi cautelare solo a livello burocratico, mentre è in realtà decisa a non effettuare nessun intervento nel quartiere, sia per la sua messa in sicurezza che per la realizzazione di un parco.
E’ un atteggiamento che di fatto si cerca di giustificare con l’alibi della mancanza di disponibilità finanziarie, ma nello stesso momento si assume l’impegno di spesa di 14.500.000€ per l’ampliamento/raddoppio del cimitero di Talsano, tutto ciò nonostante il Comune abbia in corso di assegnazione a mezzo bando e tramite project-financing la realizzazione di un parco cimiteriale – il “Leonida“, proprio qui alla Salinella.
Non riusciamo a comprendere quale sia la priorità di attuazione della suddetta opera rispetto alla messa in sicurezza del quartiere, poiché non crediamo che in città si possa prevedere una “utenza” tale da giustificare l’esistenza di n. 3 cimiteri.
Al momento, di prioritario c’è la repentina quanto appropriata chiusura dei sottopassi di via Ancona nei giorni di forte pioggia, ma ci chiediamo se qualcuno nelle stanze di Palazzo di Città si sia mai soffermato sul fatto che la Salinella è sita ben più sotto rispetto a via Ancona stessa.
E ancora, come non sottolineare l’inerzia dell’amministrazione nei confronti della Commissario alle Bonifiche, che si è avocato il diritto di riesaminare la validità del Piano di messa in sicurezza dell’ing. De Marco? Ad oggi non risulta che si sia espressa (noi abbiamo provato a contattarla a mezzo mail e PEC, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta). Ci sarebbe di fatto la concreta possibilità di erogazione di finanziamenti per la realizzazione delle opere (tenuto conto che quelli previsti dalla Regione risultano al momento scaduti e che la stessa Amministrazione ha quest’anno eliminato la poco credibile fonte di finanziamento dalla Cassa Depositi e Prestiti, inserita lo sorso anno nel piano triennale delle opere).
Edit 23 gennaio Lo stesso Commissario alle Bonifiche, da noi interpellato il 4 dicembre scorso, ha confermato che è tutto nelle mani del Comune: l’Autorità di Bacino, esaminata la documentazione disponibile agli atti in relazione all’intervento specificato in oggetto, comunica che per le opere contemplate nel Progetto di fattibilità economica delle opere per la messa in sicurezza della Salinella è in corso un approfondimento tecnico da parte del comune di Taranto.
Così come fatto finora, il nostro Osservatorio continuerà a premere e far sentire la voce del territorio, affinché sia definitivamente eliminato un rischio idrogeologico che pende sulla testa dei cittadini.
Approfondimento: perché si parla di rischio idrogeologico? Proviamo a saperne di più, grazie alla Relazione Tecnico Illustrativa datata ottobre 2016 a firma dell’Ing. Michele De Marco, facente parte della documentazione per gli interventi di Messa in Sicurezza Idraulica nell’ambito della “Variante al vigente Piano Regolatore Generale relativa alle aree contermini al CEP‐Salinella approvata con Delibera di G.R. n. 128 del 31/01/2011”, e che abbiamo salvato qui.
L’AREA DELLA SALINA
Il quartiere della Salinella si trova in una conca rispetto al resto della città e prende il nome proprio dalle vaste aree paludose che vi insistono. L’area fu oggetto di bonifiche già a partire dalla dominazione francese e poi nel periodo seguente all’unità d’Italia, con interventi volti a debellare la malaria, poi conclusi fra le due guerre. La zona presa in considerazione per lo studio è quella che va a Nord dalla Strada Provinciale n°176 e da un tratto di Via Ancona, ad Ovest da via Scoglio del Tonno, a Sud e ad Est da terreni coltivati, è mediamente in una depressione a 14 metri sul livello del mare ed è identificata sulla cartografia IGM serie 25 con il toponimo “Salina Piccola”:
CONFORMAZIONE
La conformazione geomorfologica dell’area è a strati: quello più profondo è spesso 1 km ed è formato da rocce calcaree. Su queste poggia uno strato di argilla dello spessore di 80 metri circa e più in superficie, arenarie calcaree, limi argillosi e sabbiosi di spessore massimo di 2 metri ed infine, nell’area della Salina Piccola, insistono importanti quantità di residui inerti provenienti da recenti attività edilizie abusive, spesso anche ad elevato rischio ambientale.
LE ACQUE
Le piogge riescono a permeare gli strati dei residui edili e del limo argilloso, ma la loro permeazione nel terreno viene arrestata dai limi argillosi, trovando come unica strada verso il sottosuolo, qualche frattura del terreno, comunque del tutto insufficiente a drenare le acque, soprattutto nel periodo autunnale ed invernale. Ne consegue che le aree permangono in un costante stato di umidità, con la formazione di invasi persistenti e ruscelli d’acqua spontanei che si fanno strada fra gli ostacoli posti dall’uomo nel quartiere. Per di più la presenza della falda di superficie finisce per intersecare il piano campagna in occasione di importanti precipitazioni. Le piogge estive invece tendono invece ad evaporare.
CRITICITÀ
Agli inizi dell’800 furono realizzati dei canali di bonifica allo scopo di prelevare le acque dai bacini naturali della Salina Piccola e drenarle nel vicino mar Grande, ma oggi risultano in pessimo stato di manutenzione e pertanto inservibili.
Ad aggravare il quadro vi è la totale assenza, nelle aree urbanizzate, di una rete di raccolta e smaltimento delle acque bianche, cui si aggiungono pendenze di terreni e piazzali realizzate in modo arbitrario e spesso proprio verso aree già critiche.
RISCHI
Nel breve periodo persisteranno fenomeni di allagamento dei piani sotterranei degli insediamenti abitativi, nel medio-lungo periodo, anche in considerazione degli eventi climatici sempre più imponenti, l’avvallamento nel quale ricade il quartiere potrebbe venire coperto interamente dalle acque (fonte: allegato ID07).
COSA OCCORRE FARE
L’intera area necessiterebbe di bacini di raccolta delle acque piovane, con relativa canalizzazione verso il mar Grande, attraverso la rimessa in pristino, in primis, dei canali già esistenti.
I COSTI
18.300.000€, senza contare le indennità di esproprio, in quanto, così come previsto all’art. 9 delle NTA della Variante, il Comune dovrebbe procedere con tale procedura solo nei casi di mancata tempestiva attivazione della “perequazione urbanistica”:
Incredibile ritrovamento archeologico alla Salinella!
A seguito della recente pulizia su via Golfo di Taranto sono stati infatti ritrovati, nel tratto tra l’Isola Ecologica e via Mar Grande, alcuni reperti risalenti quasi sicuramente all’epoca della dominazione spagnola:
Forse ci sarebbe piaciuto, ma purtroppo non è così. Ricordate i tombini rubati da ignoti e di cui vi abbiamo parlato a febbraio e successivamente a maggio, con il problema poi risolto solo a giugno dall’amministrazione comunale?
Ecco, quelli in foto (scattate il 27 ottobre, ma è tutto ancora lì) sono i residui degli interventi di ripristino (e in alcuni casi sostituzione) proprio di quei tombini, rimasti lì da giugno e venuti alla luce solo dopo la recente bonifica e pulizia dalle erbacce che, tra l’altro, richiedevamo da mesi in quanto costringevano i pedoni a camminare sul manto stradale.
La domanda che rivolgiamo agli amministratori è una sola, con la ovvia speranza che questo materiale di risulta venga rimosso al più presto: quando si affidano i lavori pubblici in appalto, c’è poi qualcuno che controlla come i lavori vengono eseguiti?
L’abbiamo richiesta e sollecitata direttamente all’assessore all’ambiente Viggiano almeno 20 giorni fa, lo stesso è stato fatto la scorsa settimana dal consigliere Fornaro in Commissione Ambiente – è stato chiesto al presidente AMIU di riferire su come si intende risolvere il problema – e ancora dai consiglieri Baldassari e Vietri a mezzo stampa, ma ad oggi, 30 ottobre 2018, non c’è traccia di un calendario di disinfestazione per l’invasione di zanzare in tutta la città.
Siamo consapevoli del fatto che la proliferazione delle zanzare sia dovuta ad aspetti climatici quali le temperature ancora alte e le ultime piogge che rendono il ciclo di vita delle zanzare più lungo, ma non è ammissibile che dopo quasi un mese non sia ancora stata effettuata nessuna disinfestazione.
Non se ne può più, è una situazione grave, dal punto di vista sanitario ma anche per quanto riguarda il benessere di cittadini. Non ci si può trattenere a lungo fuori casa (non vogliamo essere nei panni di soggetti allergici), i bambini non possono giocare nelle villette o nei parchi giochi, o ancora i padroni di cani sono costretti ad assistere a situazioni come queste:
È un problema, tra l’altro, per il quale l’allerta era massima già a fine luglio, e che non era difficile prevedere: esistono servizi online, accessibili a tutti come ad esempio il Bollettino Meteo di Vape Foundation, che già da settimane segnalano Taranto con un punteggio di 4/4:
Rinnoviamo, quindi, la nostra richiesta all’amministrazione comunale affinché siano adottate tutte le possibili soluzioni a tutela della cittadinanza.
Ce l’abbiamo fatta, dopo un anno di attesa la nostra Little Free Library – la prima del Quartiere Salinella – è realtà. L’abbiamo inaugurata domenica 30 Settembre, alla presenza di poco più di cinquanta persone ed è stato un vero e proprio momento di festa e positività.
Si trova presso i Giardini Adele Ficarelli, zona Sestante, proprio di fronte alla sede dello Spi-Ggil Lega Salinella:
Adesso spetta alla comunità della Salinella il compito di custodirla e far sì che non resti mai vuota ?
Noi ci abbiamo creduto talmente tanto che, oltre ad aver realizzato questa, ne abbiamo già in programma altre due!
Cari amici dell’OPS – Osservatorio Permanente Salinella, vi segnaliamo ed invitiamo a prendere parte ad una raccolta firme – petizione che verte sui seguenti punti:
Messa in sicurezza idrogeologica del quartiere e parco Laudato si’;
Ripristino seggi elettorali;
Richiesta area sgambamento cani.
Saremo presenti per darvi maggiori informazioni e per la raccolta firme durante gli eventi inseriti nel programma civile dei festeggiamenti della Santa Famiglia, ovvero:
Domenica 30 Settembre alle ore 20.30 c/o i Giardini Adele Ficarelli (zona ufficio postale);
Mercoledì 3 e Giovedì 4 Ottobre dalle ore 19.00 alle ore 20.30 c/o l’auditorium della parrocchia Santa Famiglia;
Sabato 6 Ottobre dalle ore 20.00 alle ore 22.00 c/o il piazzale antistante la parrocchia.
La prossima sarà una settimana piena di eventi alla Salinella, prendete nota perché ce n’è per tutti
Si comincia il 30 Settembre alle ore 10.00 con Pompieropoli, un’occasione grazie alla quale bambini e ragazzi potranno varcare la soglia del “paese dei Pompieri” di oggi e di ieri, entrando in contatto con le loro attività quotidiane e respirando il clima di disponibilità e attenzione verso i cittadini che da sempre contraddistingue l’operato del Corpo Nazionale dei pompieri:
La Domenica prosegue poi, alle 20.00, con l’inaugurazione della “nostra” Little Free Library, una vera e propria “casa per i libri”, un rifugio temporaneo per volumi in attesa di nuovi lettori:
Mercoledì 3, alle ore 19.00, tutti invitati alle 19.00 presso l’auditorium della parrocchia Santa Famiglia per la tavola rotonda “Vocazione e lavoro: percorsi da riscoprire”:
C’è spazio anche per teatro, musica e palato: Giovedì 4, infatti, c’è lo spettacolo teatrale “La leggenda del pianista sull’oceano” presso l’auditorium parrocchiale alle ore 19.00:
Lo scorso 19 Febbraio abbiamo inviato un Comunicato Stampa dal titolo “Salinella, occhio ai tombini” per denunciare il furto da parte di ignoti delle caditoie per lo scolo della pioggia in diverse zone del Quartiere Salinella.
Ci duole constatare che ad oggi, 24 Maggio, il problema è rimasto pressoché irrisolto, come si può evincere dalle fotografie da noi scattate su Via Golfo di Taranto:
Fotografie liberamente pubblicabili previa citazione della fonte.
Ribadiamo, ancora oggi e con più forza, quanto tutto ciò rappresenti un pericolo evidente per persone e cose, amplificato dal fatto che Via Golfo di Taranto sia un’arteria ad alta densità di traffico veicolare, utilizzata tra l’altro anche da ciclisti e runners.
A tutto questo si aggiunge la necessaria quanto radicale opera di pulizia e taglio delle erbacce, che in alcune strade raggiungono quasi i 2 metri di altezza e per le quali abbiamo già inviato diverse segnalazioni: già nei giorni scorsi alcuni ignoti cittadini hanno appiccato roghi – prontamente spenti dai Vigili del Fuoco – in via Golfo di Taranto e via Lago Maggiore (nelle vicinanze della Clinica Villa Verde e dell’Università).
Fotografie liberamente pubblicabili previa citazione della fonte.
All’Amministrazione Comunale, al momento evidentemente impegnata su altri fronti più “centrali” (riqualificazione Città Vecchia, ristrutturazione Palazzo degli Uffici o ancora il teatro Fusco, per fare qualche esempio), chiediamo di adoperarsi per risolvere definitivamente un evidente problema per la sicurezza dei cittadini, con la speranza che anche alle periferie possa finalmente essere restituita la giusta attenzione rispetto all’azione amministrativa: non esiste centro senza periferia, e non esiste periferia senza centro.
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