Tangenziale Sud, aggiornamento del 28/02/2023

Nuovo aggiornamento per quanto riguarda il secondo lotto della Tangenziale Sud: AQP ha completato il collaudo delle condotte nel primo tratto del lotto (nei pressi della Strada Vicinale Rapillo – San Francesco) e i tecnici stanno approntando gli schemi per gli allacci alle condotte già esistenti.

Se non dovessero esserci intoppi, in 20gg circa si dovrebbe poter procedere con gli allacci e con la consegna dell’opera alla ditta che si occuperà della realizzazione del sottopasso nei pressi della masseria Abateresta e le successive opere per il completamento della viabilità di progetto.

Nuovo stadio, dal progetto sparisce la Taranto Tower

È di poco fa la notizia pubblicata dal Corriere di Taranto riguardo un importante variazione sui progetti del Giochi del Mediterraneo: pare infatti che la “Taranto Tower“, il business hotel da 80 metri incluso nel progetto originale, sia stata rimossa tramite variante.

Ne avevamo parlato nel nostro approfondimento definendola una struttura dall’impatto “importante” e auspicavamo potesse esserci qualcosa di meno invasivo, e di conseguenza non possiamo che accogliere positivamente questa notizia: una struttura del genere risultava, a nostro parere, sproporzionata rispetto al contesto del quartiere Salinella che deve essere riqualificato senza però dare agio a cementificazione incontrollata.

Intanto, altra importantissima notizia nell’articolo da parte dell’assessore Gianni Azzaro: l’iter per la mitigazione del rischio idrogeologico procede serratamente, entro marzo ci si aspetta di poter pubblicare il bando di gara e questo è – lo ribadiamo per l’ennesima volta – fondamentale per la rinascita del nostro quartiere.

Cantiere CCR, così non va

Sono diversi mesi che viviamo nella polvere, materiale di risulta dei lavori mai terminati dal comune, per la raccolta pneumatica dei rifiuti zona Salinella. In questo video è possibile vedere come sono ridotte le nostre auto e i filtri di aerazione, cosa immettiamo nei nostri polmoni. Respiriamo questo schifo specialmente quando a tutta velocità passano i veicoli da queste strade, via Salina Piccola zona INPS. Abbiamo i balconi, le tende da sole e le piante ricoperte da questa polvere bianca.Quando piove, questa polvere si trasforma in fango che portiamo nei nostri appartamenti. Hanno tanto pubblicizzato questi lavori, ma ora tutto tace e intanto noi viviamo nella monnezza“.

Questo è il testo allegato al video che pubblichiamo e che ci è stato segnalato ed inviato nei giorni scorsi, e al quale possiamo aggiungere altri commenti di pari tono con lamentele pressoché simili: l’impossibilità di stendere il bucato, aria irrespirabile dovuta alla polvere che entra in case in cui ci sono bambini, auto ricoperte da strati di fango, e via dicendo:

Il cantiere è quello del CCR, il Centro Comunale di Raccolta che sta sorgendo in via Golfo di Taranto nei pressi dell’isola ecologica e, purtroppo, non abbiamo buone notizie: il cantiere non è ancora stato completato, ed in ogni caso il manto stradale non sarà riasfaltato in tempi brevi, perché la stessa via Salina Piccola (così come via Golfo di Taranto) sarà interessata dai lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico per i quali sono previsti importanti scavi e movimentazioni di terra.

Nei prossimi giorni si riunirà la Conferenza dei Servizi dalla quale speriamo di riuscire ad avere un cronoprogramma più preciso sui lavori, che al momento si prevede possano iniziare per l’estate 2023.

Non ci resta che attendere, con la promessa che il Comune sistemerà anche nelle zone degli scavi dell’impianto pneumatico di raccolta rifiuti.

Rischio idrogeologico, convenzione tra Comune e Asset Puglia

Di rischio idrogeologico si parla su queste pagine praticamente dalla nascita del nostro Osservatorio, ed è sempre stato uno dei temi principali per i quali ci siamo battuti per il bene del territorio.

La scorsa settimana si è aggiunta una pietra miliare in quello che è questo percorso che stiamo affrontando: è stata firmata tra Comune di Taranto e ASSET Puglia una apposita convenzione che dovrebbe portare tramite conferenza dei servizi in tempi brevi (1-2 mesi) all’approvazione del progetto definitivo per la mitigazione del rischio idrogeologico nel nostro quartiere e alla successiva gara d’appalto con avvio dei cantieri previsto per l’estate 2023.

Un intervento massivo che per noi è sempre stato alla base di qualsiasi progetto e che stravolgerà, per diversi mesi, la vita di un intero quartiere così come si evince dalla tavola che alleghiamo, e che farà poi da apripista al (tanto atteso) rifacimento di quasi tutte le strade della Salinella, problematica ben nota e segnalata negli anni.

8 milioni di euro più ulteriori risorse per il Parco del Mediterraneo (che in parte combacia con la nostra Oasi) e nella speranza che vengano trovati i fondi anche per il secondo bacino di laminazione – quello “nord”, tra via Lago Maggiore e via Lago di Levico, al momento escluso dalla riqualificazione.

Tutto propedeutico, inoltre, alla cantierizzazione per i Giochi del Mediterraneo – per i quali i tempi sono oggettivamente strettissimi – che daranno nuova vita e nuovo volto al nostro quartiere.

Nuovo stadio Iacovone: le nostre osservazioni

Lo ribadiamo subito, così come abbiamo sempre fatto: al centro della riqualificazione del quartiere non c’è lo stadio, non ci sono le altre strutture previste nei vari masterplan e rendering. Alla base di tutto, per noi OPS, c’è la mitigazione del rischio idrogeologico per la quale il Comune di Taranto è al lavoro – a breve dovrebbero essere approvati in giunta i progetti definitivi con i quali si dovrebbero presto inaugurare i cantieri che, speriamo, potranno includere anche quelle aree (contermini, secondo bacino di laminazione “nord”) che al momento risultano essere escluse dalla riqualificazione per mancanza di fondi.

Fatta questa doverosa premessa, possiamo adesso passare al progetto stadio visto con gli occhi di chi vive nel territorio, e parte di quanto scriviamo viene anche dai feedback ricevuti nella giornata di ieri.

L’area: è quella già identificata nel masterplan dei Giochi, né un centimetro in più e né uno in meno. Un’area limitrofa allo stadio esistente che versa in una situazione di semi-abbandono (se non totale se pensiamo al rudere di quello che sarebbe dovuto essere il liceo artistico di cui più volte ci siamo occupati) e che ne uscirà riqualificata anche grazie ai boulevard previsti per via Lago Maggiore.

Area interessata

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L'area su cui insisterà il nuovo stadio e tutto quanto è previsto nel progetto

Lo stadio: secondo i piani si tratterà di uno stadio moderno, in linea allo standard UEFA 4 (omologato quindi per finali dei campionati europei di calcio per nazionali e delle due più importanti competizioni UEFA per club, la UEFA Champions League e la UEFA Europa League), da vivere 365 giorni all’anno.

Uno stadio all’inglese, con una distanza tra tifosi e terreno di gioco pari a soli 6 metri, con sky box, ristorante, aree per la famiglia e persino un asilo nido. Uno stadio “broadcaster” (così definito dall’amministratore delegato di Experia Investor Antonio Ferrara), ovvero in grado di ospitare grandi eventi, sostenibile dal punto di vista economico ed energetico.

Da tifosi e al netto delle spiegazioni che son state date riguardo gli studi effettuati sul numero totale di spettatori ospitabili, concordiamo con quanti lamentano una scarsa capienza (16.500 posti). Una città come la nostra ha fame di calcio, e lo stesso vale per chi vive in provincia: una capienza di almeno 20.000 sarebbe stata anch’essa inferiore a richiesta e aspettative dei tifosi, ma quella presentata è anche per noi decisamente insufficiente. D’altronde, sono pochi anche se pensiamo alla sua versatilità e alla possibilità di ospitare eventi come grandi concerti, no?

Il video entusiasma (al netto di strafalcioni su alcune immagini di T…Otranto, sigh) e il colpo d’occhio è innegabilmente bello, “TANTA ROBA”, un orgoglio per noi ospitare una struttura così che, tuttavia, non è esente da criticità, specialmente nel contorno che prevede una piattaforma commerciale con uno “spazio food” di 4.000 metri quadrati (2.500 dedicati alla vendita e 1.500 deposito), due “big box” (super store) da 1.800 metri quadrati e una da 500 metri quadrati; un centro congressi che possa ospitare anche fiere ed esposizioni, un centro medico di medicina sportiva ed aree coworking.

Infine – e qui il dente inizia a dolere – il mega hotel: 80 metri di altezza, già battezzata “Taranto Tower“, due “vele” per un albergo business oriented con palestra, centro benessere, bar panoramico e piscina da 200 metri quadri, per un totale di 8.000 metri quadrati di strutture. Dal punto di vista visivo l’impatto sarà “importante“, e forse in questo caso avremmo auspicato qualcosa di meno invasivo (e magari si sarebbe potuto – si potrà? – coinvolgere il territorio così come già sapientemente fatto dall’amministrazione Melucci in fase di stesura del Masterplan dei Giochi del Mediterraneo).

Il progetto (in Project-Financing, partnerariato pubblico-privato) è stato consegnato da Gabetti /Experia nella giornata di ieri, e adesso bisogna avviare la macchina amministrativa che dovrebbe portare, secondo quanto riportato dalla stampa locale, alla posa della prima pietra nell’autunno del 2023.

Chi vivrà vedrà, e noi speriamo di farlo abbastanza. Intanto azzardiamo una provocazione: visto l’impatto di cui già abbiamo scritto, e se quei fondi mancanti per il secondo bacino di laminazione per il rischio idrogeologico di arrivassero da Gabetti / Experia?

#staySalinelled #salinella #Taranto #giochidelmediterraneo #stadioiacovone #taranto2026

Rischio idrogeologico, dove sono le Aree Contermini?

E’ stata pubblicata (ed è disponibile qui) lo scorso 24 agosto la determina dirigenziale nr. 6216 avente in oggetto la “messa in sicurezza idraulica e mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati all’utilizzo dei siti individuati per lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo nella città di Taranto nel 2026 – Quartiere CEP Salinella e aree contermini. Accertamento d’entrata e prenotazione di impegno di spesa“.

Anche in questo documento viene richiamata la delibera n. 354/2019 (Intervento di messa in sicurezza idraulica del Quartiere CEP Salinella ed Aree Contermini “Stralcio funzionale”) che, unitamente ai siti previsti per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo, rappresenta il riferimento per la delimitazione delle zone interessate dalla mitigazione idraulica e della quale scrivemmo già nelle nostre osservazioni finali all’opera di messa in sicurezza del CEP Salinella nel febbraio 2020 (leggi qui) e nell’aprile 2021 (leggi qui).

Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte dell’amministrazione ad entrambe le missive e, pertanto, appare evidente che la zona dell’Oasi, la Via Del Trullo ed il bosco degli ulivi – tutte con destinazione urbanistica “Parchi, Giochi e Sport” – vengano escluse e destinate a rimanere potenziale discarica.

Di fatto, anche se queste ultime zone, per il PAI, vengono qualificate a “medio/alto rischio idrogeologico“, allo scopo di poter attuare la suddetta destinazione urbanistica da PRG (non realizzata negli anni precedenti per mancanza di disponibilità finanziarie per poter procedere ai necessari espropri dai privati), l’Ente ha proposto una “Variante al PRG” che prevede l’applicazione della “Perequazione Urbanistica” con cessione a titolo gratuito da parte dei proprietari dell’85% dei suoli in cambio di crediti edilizi da utilizzare nell’ambito dell’ampia perimetrazione prevista dalla Variante – comprendente suoli all’interno della città consolidata, dotata di opere di urbanizzazione primarie e secondarie ed altri privi, come quelli dell’Oasi, – o, su apposita delibera del Consiglio Comunale, in altre zone della città su suoli di proprietà del Comune.

La Giunta Regionale ha accolto la proposta, condizionandola alla risoluzione del rischio idrogeologico.

Per quanto sopra, il Comune non risulta essere adempiente rispetto a quanto disposto nella delibera della Giunta Regionale e, soprattutto, tramite lo “stralcio funzionale” non procede all’attuazione dell’originario “Piano di fattibilità Tecnico-economico” dell’ing. De Marco che comprendeva le Aree Contermini.

È per questo motivo che abbiamo, quindi, inviato le nostre osservazioni a chi di competenza. È necessario un impegno formale, da parte dell’Amministrazione in carica, affinché le Aree Contermini – il cui recupero è per noi imprescindibile – siano reintegrate quanto prima nella pianificazione urbanistica ripristinando quanto previsto nella Variante Salinella e nel già citato Piano dell’Ing. De Marco.

In particolare, è necessario che:
 
    • Venga fornita documentazione da cui si possa rilevare l’esatta perimetrazione delle aree del quartiere CEP Salinella  nonchè delle Aree Contermini, individuate per la programmazione dei Giochi del Mediterraneo, interessate dalla mitigazione del rischio idraulico in base al progetto “stralcio funzionale“;
    • Sia chiarito se sia ancora prevista la completa attuazione dell’originario progetto di fattibilità tecnica economico dell’ing. De Marco o se, nel frattempo, siano intervenute sue modifiche che, comunque, garantirebbero la messa in sicurezza dell’intera zona delle Aree Contermini comprese nella perimetrazione della “Variante“;
    • L’Amministrazione dichiari, con apposita delibera, la volontà di dare piena  attuazione alla “Variante” o se intende procedere ad una deperimetrazione dei suoli compresi nel PAI ed indicati a rischio idrogeologico. In tal caso, poichè su tali suoli verrebbe ripristinata l’originaria destinazione di “Parchi, Giochi e Sport“, al fine di evitare che non si  possa  utilizzarli con tale destinazione per altri 50 anni, il Comune dovrebbe comunicare con quali fonti finanziarie prevede di procedere ai relativi espropri.
Solo la definizione di quanto sopra potrà consentire una realistica previsione della destinazione delle aree sopra indicate, che, nei migliori auspici,  dovrebbero  rappresentare un riallacciamento tra il CEP Salinella e Taranto 2 ma, in concreto, sarebbero destinate a rimanere nel più completo abbandono in balia di piromani e di cittadini poco rispettosi dell’ambiente.
 
Davvero un infelice contrasto tra le opere programmate per i Giochi del Mediterraneo  ed una triste eredità d’inerzia cittadina per i bimbi della zona.

XX Giochi del Mediterraneo, via al countdown

Da Oran2022 a Taranto2026: con la consegna della bandiera a tre cerchi dei Giochi del Mediterraneo è ufficialmente iniziato il countdown per la XX edizione che si terrà nella nostra città, e principalmente nel nostro quartiere:

Una sfida ambiziosa per la città e la sua amministrazione, che dovrà in meno di quattro anni mitigare un rischio idrogeologico che insiste sul territorio da 40 anni, ristrutturare diversi impianti sportivi e realizzare almeno due grandi parchi (Salina Piccola e Parco del Mediterraneo), cambiando totalmente il volto del nostro quartiere.

Noi siamo già pronti.

Riqualificazione Salinella, avviate due gare di appalto (su tre)

Proseguono gli iter burocratici che porteranno alla riqualificazione dell’intera Salinella in occasione dei Giochi del Mediterraneo del 2026.

Lo scorso venerdì 24 giugno sono state, infatti, pubblicate sul portale appalti del Comune di Taranto le gare d’appalto per l’affidamento della progettazione definitiva degli interventi 2 e 3 previsti nel programma denominato “Taranto Green&Blue – Parco del Mediterraneo alla Salinella“, ovvero:

    • Parco della Salina Piccola
    • Parco Urbano Sportivo Giochi del Mediterraneo

Le procedure rimarranno aperte fino al prossimo 27 luglio, con apertura dei plichi prevista per il 28 dello stesso mese, e prevedono i seguenti importi:

    • Parco della Salina Piccola – Importo pari a 227.259,16€, codice pratica 913309111F;
    • Parco della Salina Piccola – Importo pari a 369.820,93€, codice pratica 924231686F.

Noi di OPS abbiamo sentito Mattia Giorno (neo assessore con delega ai Lavori Pubblici e alla Mobilità sostenibile) riguardo la gara d’appalto per l’intervento 1, la “Messa in sicurezza idraulica del quartiere Salinella” che ha – lo ricordiamo ancora una volta – priorità massima per il nostro Osservatorio rispetto a tutto il resto: il Comune ha già da tempo dato incarico ad ASSET che ha effettuato la verifica della funzionalità della galleria attuale di scarico – “canale Mussolini” – con esito favorevole. ASSET dovrà quindi consegnare il progetto definitivo per andare in gara lavori.

Vi terremo ovviamente aggiornati.

Link utili per approfondire:

Tangenziale Sud, aggiornamenti (15/06)

Breve aggiornamento sul secondo lotto della Tangenziale Sud: Acquedotto Pugliese entro la fine della settimana prossima completerà le operazioni propedeutiche all’allaccio, collaudo e potabilizzazione delle due condotte che portano l’acqua al carcere e a Talsano/Lama/San Vito, operazioni che avverranno in due momenti separati per evitare di fermare l’erogazione della fornitura dell’acqua nelle due già menzionate zone della città.
 
Una volta completato questo step, AQP lavorerà nei successivi 25 giorni (presumibilmente 10-12 giorni per condotta) all’allaccio con collaudo che darà il via libera alla prosecuzione dei lavori di realizzazione dell’ultimo sottovia nella strada vicinale San Francesco (con abbattimento della vecchia cabina ENEL).
 
L’interferenza ENEL di cui scrivemmo in un post precedente è stata già rimossa ed era propedeutica rispetto ai lavori di AQP.
 
 
Ne approfittiamo per ringraziare ancora una volta la Provincia di Taranto nelle persone di Franco Ricciardi (Direzione Lavori) e Walter Caprino (dirigente RUP dell’opera), sempre disponibili nei nostri confronti nel fornirci gli aggiornamenti che poi riportiamo sui nostri canali social.
 

Tangenziale Sud, aggiornamenti (19/05)

Aggiornamenti sul secondo lotto della tangenziale sud: la Provincia di Taranto è in attesa di completamento del collaudo (e consegna della documentazione) dei lavori eseguiti da parte di Acquedotto Pugliese in zona carcere.
Senza questo collaudo non si può procedere con gli step successivi, che vi riportiamo qui direttamente dal nostro precedente articolo dedicato alla tangenziale:
 
“Contestualmente al completamento dei lavori sulla prima tratta idraulica le aree saranno consegnate alla ditta che dovrà procedere con la demolizione della vecchia cabina ENEL sita nei pressi della Strada Vicinale Rapillo S. Francesco e con la successiva predisposizione per la realizzazione del sottopasso”.
 
 
La foto è stata scattata da noi di OPS.
 
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