Rischio idrogeologico, eppur si muove

Abbiamo finalmente ricevuto, poco prima dell’appena trascorso ferragosto, la determina 690/2019 del 19 giugno 2019 a firma del dott. Cosimo Netti, dirigente dei Lavori Pubblici e riguardante l’affidamento dei servizi di ingegneria per lo studio di fattibilità del ripristino dell’opera idraulica sita in via Lago di Misurina angolo viale Jonio (c.d. scaricatore a vortice). Considerando quanto sia importante la variante Salinella per il quartiere, e la cancellazione del rischio idrogeologico per il quale abbiamo scritto diversi articoli e ci siamo impegnati in una petizione (consegnata il 5 marzo scorso) per la quale hanno firmato 701 persone, l’abbiamo letta attentamente e la riportiamo qui in questo articolo (chi volesse scaricare la determina può farlo da qui).

Con determina 602/2018 (22 ottobre 2018) l’amministrazione ha incaricato l’ing. Francesco Lupoli per uno studio di fattibilità tramite il quale effettuare le seguenti verifiche:

  1. Verifica dello scaricatore a vortice quale struttura idraulica e in caso di ammaloramenti accertati indicare i rimedi e le prime indicazioni per ripristinare la funzionalità e la relativa stima sommaria;
  2. Verifica della sussistenza di collegamenti anche attraverso il sistema del troppo pieno con la rete di acque nere;
  3. Verifica di eventuali danni causati dalla sottostante galleria Mussolini indicando eventuali rimedi e la relativa stima sommaria.

Il professionista incaricato ha depositato la documentazione in data 21 marzo 2019, protocollata il 25 marzo con riferimento 0043721:

Nel suo referto, così come riportato nella determina, Lupoli:

  1. Per il quesito 1, propone l’adeguamento mediante risanamento delle pareti dello scaricatore al fine di evitare i cedimenti delle pareti laterali che diano luogo ad asportazione del materiale di rinfianco delle stesso. Tale intervento sarà inteso come un intervento di messa in sicurezza dell’opera al fine di preservare l’incolumità di passant;
  2. Per il quesito 2, pur avendo verificato la non commistione con tubazioni di fognatura nera, ritiene necessaria una videoispezione eseguita secondo norma UNI EN 13508-2, le cui osservazione dovranno essere effettuate con videocamera robotizzata cctv (closed circuit television);
  3. Per il quesito 3, propone una pulizia del fondo dello scaricatore per garantire la sezione piena nella zona di raccordo tra il piede del pozzo e il canale di scarico “galleria Mussolini, nonché una breve ispezione visiva, sempre secondo le norme UNI EN, dei due tratti a monte e a valle dell’opere idraulica in oggetto.

In sostanza, oltre a indicare lavori di risanamento delle pareti dello scaricatore a vortice, ha evidenziato la necessità di procedere ad una videoispezione dello stesso scaricatore ed una pulizia di fondo dello stesso nonché una “breve ispezione visiva” secondo le norme UNI EN (servono ad uniformare la normativa tecnica in tutta Europa) della galleria Mussolini.

I costi previsti per l’adeguamento dello scaricatore a vortice sono stimati in € 101.081,78 (“Relazione di sintesi – Proposta progettuale“), e non includono gli interventi sulle condotte confluenti nello scaricatore, in quanto lo stato delle tubazioni esistenti può essere noto solo a seguito della ispezione da eseguire mediante videi camera robotizzata (si veda il punto 2 precedente).

Stando a quanto abbiamo appreso, nell’atto di affidamento dei lavori l’ispezione visiva del quesito 3 diventerà una videoispezione alla pari di quella riportata al punto 2, così da ottemperare ai requisiti richiesti da Autorità di Bacino che, lo ricordiamo, è in attesa di un documento tecnico che attesti la situazione attuale della galleria Mussolini.

Per approfondire:

Il “Salinella Dog Park” si farà

Si è tenuto ieri pomeriggio, alle ore 17 al Palafiom, l’incontro da noi preannunciato sabato scorso con gli assessori Augusto Ressa e Francesca Viggiano per una verifica in loco relativa al progetto Dog Park, per il quale 701 cittadini firmarono la nostra petizione:

Con questo articolo intendiamo presentarvi il progetto da noi inviato lo scorso 22 luglio all’assessore Ressa. L’area utilizzata è quella individuata dalla particella 277 così come da documento ricevuto dal Comune di Taranto:

L’area interessata dal progetto per un Dog Park è esclusivamente quella verde – escludendo quindi quanto è già asfaltato e che potrà essere utilizzato come parcheggio. E’ di facile raggiungibilità, essendo adiacente a via Golfo di Taranto, una delle arterie principali del quartiere e della città. Abbiamo suddiviso l’area in più zone, utilizzandola tutta così da poterla recuperare e rendere totalmente fruibile dalla cittadinanza, e abbiamo riportato la nostra suddivisione in questa mappa Google Maps:

https://drive.google.com/open?id=1cC_UMHsCCkD_4CBp1wJkQm0ad6ps8tuE&usp=sharing

Il progetto, con l’obiettivo di rispondere ad un’esigenza espressa dal territorio oltre a quello di recuperare un’area che al momento è completamente abbandonata ed utilizzata come discarica abusiva, prevede la realizzazione di:

  • Una zona sgambamento per cani di taglia medio-grande;
  • Una zona sgambamento per cani di taglia piccola;
  • Un’area di transito tra le già menzionate zone;
  • Un’area da destinare a parco attrezzato con giochi per bambini e chiosco bar da affidare a mezzo bando pubblico.

A margine del progetto abbiamo inserito anche alcune note:

  • L’affidatario del chiosco bar dovrebbe mettere a disposizione acqua per i cani. Si potrebbe eventualmente prevedere anche l’installazione di distributori automatici di cibo e accessori per cani;
  • L’area dovrebbe prevedere la presenza di dog-toilette, così come quella installata ad esempio c/o Piazzetta Giacinto Spagnoletti;
  • L’area è facilmente accessibile, non essendoci al momento barriere architettoniche su via Giovanni Pugliese Carratelli (ingresso dal parcheggio del Palafiom):

  • Così come si evince dalle foto, l’area è priva di alberi che potranno essere piantati con la collaborazione dei cittadini del territorio (ad es. coinvolgendo la vicina parrocchia della Santa Famiglia e il relativo oratorio). In attesa della crescita degli alberi, l’ombra potrebbe essere realizzata con teli ombreggianti così come da foto seguente – si sconsiglia la realizzazione di tettoie in legno per evitare che possano essere distrutte ed utilizzate per altri fini:

  • La recinzione dovrebbe essere realizzata di questa tipologia, del tipo utilizzato per i campi sportivi, di altezza pari a 1,60mt e con doppio cancelletto per permettere entrata e uscita agevolate:

  • L’illuminazione pubblica va potenziata (in giallo nella foto abbiamo evidenziato gli unici lampioni presenti), dovrebbe essere di facile risoluzione essendo un lampione installato già nel terreno:

  • L’attrezzatura per l’agility potrebbe essere realizzata con l’aiuto e la collaborazione di diversi esperti qualificati nell’educazione cinofila e/o il coinvolgimento dei bambini e ragazzi del vicino Circolo Oratorio ANSPI Salinella, tramite il riutilizzo ed il riciclo (ad es. pedane, copertoni):

Il progetto sarà meglio valutato e perfezionato dagli assessori Ressa e Viggiano, con l’area che nelle prossime settimane l’area verrà pulita e picchettata.

Work in progress, quindi, con la certezza che il progetto verrà portato a termine e sarà frutto di dialogo e collaborazione tra cittadini e amministrazione.

Nuovo incontro con l’amministrazione Melucci

Proseguono gli incontri con l’amministrazione Melucci, nella persona del vice sindaco Paolo Castronovi, a cui va dato il merito di rispondere sempre presente ai nostri inviti al confronto e dialogo.

Di seguito un breve resoconto:

  • Rischio idrogeologio e parco Laudato si’ – nei prossimi giorni verrà effettuato dalla direzione Urbanistica un sopralluogo propedeutico alla redazione di un documento tecnico da presentare ad Autorità di Bacino per lo sblocco del progetto e dei relativi fondi. Nel corso dello stesso sopralluogo saranno verificate le possibili soluzioni al problema degli allagamenti di Corso Italia / Via Ancona di cui vi avevamo parlato qui;
  • Seggi elettorali – Per le prossime elezioni regionali ci è stata promessa una soluzione, che potrebbe consistere nell’utilizzo dell’ex asilo di via Lago di Bracciano – è comunque tutto soggetto all’approvazione della Commissione Provinciale della Prefettura, così come vi avevamo accennato dopo il precedente incontro con l’amministrazione;
  • Area sgambamento cani – Dopo diversi incontri con l’Assessore Ressa (Urbanistica), lunedì 22 abbiamo presentato il progetto per l’area che dovrebbe essere sita di fianco al Palafiom. Il progetto prevede un’area per cani piccoli ed una per cani medio-grandi, un parco giochi per bambini ed un chiosco-bar da affidare a mezzo bando pubblico, il tutto per riqualificare un’area attualmente abbandonata, facilmente raggiungibile e con ampio parcheggio;
  • Inquinamento Salina Piccola – A seguito del sequestro della Salina Grande per inquinamento (2 marzo 2019) avevamo chiesto alle istituzioni lumi riguardo lo stato della Salina Piccola. Non abbiamo documenti ufficiali, ma ci è stato confermato che la Salina Piccola non è inquinata;
  • Pensiline dei pullman – Nel dicembre 2018 AMAT ha informato la cittadinanza riguardo l’installazione di 90 nuove pensiline in tutta la città. Abbiamo nuovamente sollecitato l’amministrazione affinché siano prese in considerazione le diverse fermate della Salinella sprovviste di pensilina, entro fine settembre 2019 dovremmo poter chiudere questo punto;
  • Manto stradale e marciapiedi – Alcune zone del territorio presentano una situazione disastrosa in tutto il quartiere, a breve dovremmo avere novità importanti;
  • Rotatoria c/o la clinica Villa Verde – Abbiamo sollecitato la realizzazione di una rotatoria in un punto che è già critico e pericoloso di suo, e che potrebbe esserlo ancora di più nel momento in cui sarà aperta la nuova tangenziale. Il vice sindaco si è impegnato ad affrontare l’argomento con la Polizia Municipale. Abbiamo sollecitato anche il ripristino del doppio senso di marcia su via Candelli (tratto tra via Lago di Garda e via Lago di Montepulciano) e la realizzazione di dossi persuasivi su via Lago Maggiore e via Golfo di Taranto;
  • Pulizia e manutenzione del verde – Altra nota dolentissima, partirà a breve (fine luglio) un ciclo di pulizie notturne straordinarie per le quali l’amministrazione darà comunicazione. Abbiamo continuato a chiedere l’attenzione che manca riguardo la cura del verde e le disinfestazioni;
  • Mercatino delle pulci – Nulla è cambiato rispetto all’incontro del 7 giugno: al momento l’annunciato trasferimento è in stand by. Come Osservatorio abbiamo ribadito la necessità di ribaltare completamente quello che è diventato, negli anni, un ecosistema di illegalità e mancanza di decoro e rispetto per un intero territorio. Abbiamo quindi suggerito poche semplici regole ed interventi da realizzare per mercatino (lasciando quindi la porta aperta per la permanenza alla Salinella) e mercato settimanale.

Stay tuned.

Salinella, occasione unica per la rinascita grazie ai Giochi del Mediterraneo

E’ alto il livello di attenzione su Taranto per quanto riguarda la candidatura per ospitare i Giochi del Mediterraneo del 2025, da parte del Governo (che ha confermato il supporto dell’esecutivo tramite una lettera del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte) così come del Coni che, per voce del suo presidente Malagò, dichiara che “Lo sport deve dare risposte in territori in cui l’impiantistica sta a pezzi e serve lavoro”.

Abbiamo studiato il dossier di candidatura di Taranto per i Giochi del Mediterraneo 2025, pubblicato dal CONI sulla propria pagina Facebook: è un dossier completo, in cui vi è il programma dei giochi e in cui sono riportati tutti gli aspetti infrastrutturali di Taranto e non solo, ne abbiamo riportato le pagine riguardanti la Salinella qui di seguito:

La prima cosa che ci colpisce è l’incipit: “la candidatura di Taranto nasce da una voglia di rinascita e riscatto di una terra meravigliosa che è stata per troppo tempo penalizzata da scelte industriali che ne hanno offuscato la bellezza e le potenzialità in termini attrattivi, turistici, sportivi e di marketing territoriale”. La prima parte sembra scritta per il nostro quartiere, forse potremmo riformularlo: “la candidatura della Salinella nasce da una voglia di rinascita e riscatto di una territorio che è stato per troppo tempo penalizzata da scelte borgocentriche che lo hanno, di fatto, portato ad uno stato di abbandono per quanto riguarda servizi ed infrastrutture”. Qualcuno se la sente di darci torto?

Decretata come polo sportivo cittadino già nel precedente piano regolatore, negli ultimi 40 anni il quartiere ha vissuto un susseguirsi di impegni e promesse mai mantenute, per le quali il territorio ha adesso, con i Giochi del Mediterraneo, l’occasione di presentare il conto a chi amministra il bene comune: c’è bisogno come non mai di strutture e luoghi di aggregazione, e i Giochi rappresentano una possibilità a dir poco irripetibile per porre le basi per la rinascita sociale (e non solo) del quartiere.

E allora proviamo a sognare, ad immaginare la nostra Salinella come il futuro polo sportivo cittadino, il “foro italico” dei due mari: un campo di atletica leggera ristrutturato e messo a disposizione delle diverse eccellenze tarantine (la campionessa di marcia Antonella Palmisano, l’astista Francesca Semeraro, la maratoneta Luisa Zecchino), una palestra Ricciardi rimessa finalmente a nuovo dopo anni di abbandono, il pattinodromo luogo di aggregazione degli appassionati degli sport a rotelle e, ancora, uno stadio Iacovone ristrutturato (magari con una squadra in categorie più degne dell’amara e attuale serie D) e reso disponibile anche per eventi sociali.

Il tutto reso ancora più coerente da DPP, PUMS, risoluzione del problema idrogeologico e realizzazione del parco naturale Laudato Si’, che renderebbero la Salinella – se i progetti fossero concretizzati dall’amministrazione Melucci – una straordinaria risorsa per l’intera città.

Eccola, la nostra Salinella del futuro, abbiamo colorato le diverse strutture da realizzare e ristrutturare secondo quanto riportato nel dossier:

Il "Foro italico" dei due mari
La Salinella di domani? Legenda di colori e luoghi: Magenta > Stadio “Iacovone” – Verde > Pattinodromo – Blu > Campo Scuola – Giallo > Palestra di quartiere – Rosso > Stadio del Nuoto. Nell’immagine abbiamo evidenziato, in colore rosso pastello e a sinistra del pattinodromo, quella che sarebbe dovuta essere una piscina, ma i cui lavori non sono mai stati completati

La ciliegina sulla torta non poteva essere che rossa, e l’abbiamo posizionata di fianco allo Stadio Iacovone, al posto dei due parcheggi inutilizzati in via Lago Maggiore: è lo Stadio del Nuoto, previsto con una capienza di 2.300 spettatori e dotato di tutti gli standard olimpici, primo ed unico della Regione Puglia. Avrà una vasca scoperta olimpica (50×21) con tribuna coperta da 1.000 posti e una vasca coperta (35×25) con tribuna da 500 posti:

Un sogno? Forse. Ma questa per noi è una candidatura ufficiale, il testo è quello dell’incipit che abbiamo rielaborato all’inizio.

Attendiamo il 24 agosto, data in cui il Comitato promotore dovrebbe ufficialmente nominare Taranto come sede dei Giochi del 2025, ma la palla la lanciamo già adesso.

L’esperienza dell’OPS su Tutti!, il libro della Biennale di Prossimità 2019

In occasione della Biennale di Prossimità 2019, organizzata a Taranto dal 16 al 19 maggio scorsi, il nostro Osservatorio ha avuto la possibilità di inviare un proprio racconto sul volontariato per la realizzazione di TUTTI#2, una raccolta di racconti che parlano di prossimità, di mondi che si avvicinano, di contaminazioni, barriere che si infrangono, di incontri riusciti a mancati.

Il nostro racconto è quello che segue, buona lettura 🙂

“Pensi che a te non succederà mai, che non ti può succedere, che sei l’unica persona al mondo a cui queste cose non succederanno mai e poi, a una a una, cominciano a succedere tutte, esattamente come succedono a tutti gli altri…”

…ed è bellissimo. Scegliere di vivere in un territorio difficile, quello della Salinella è faticoso, certo, ma bellissimo.
Quello della Salinella è da sempre un territorio che ha necessità e fame di prossimità, di sentirsi parte della città, di quella città che ti fa sentire l’ultima ruota di un grande carrozzone e alla quale chiede rispetto.

Storicamente famoso per l’esistenza di due laghi dai quali si estraeva un sale pregiatissimo (lo racconta Plinio il Vecchio nel trattato “Naturalis Historia”, nell’Ottocento fu destinato da Gioacchino Murat a bonifiche che avrebbero dovuto trasformare la zona per destinarla a colture. Ovviamente il tutto non andò a buon fine, e il territorio rimase un vero e proprio deserto per circa un secolo, fino agli anni ’50 e ’60, in cui fu avviata la costruzione delle palazzine popolari (da qui il nome Quartiere C.E.P. Salinella – Case di Edilizia Popolare) che dovevano essere abitate dai cittadini della città vecchia e le cui abitazioni erano crollate e le cui condizioni di vita urbana erano ai limiti della decenza.

Nacque così un vero e proprio quartiere dormitorio, in cui ancora oggi mancano i servizi primari e i luoghi di aggregazione sociale, e tu cittadino devi farti in quattro per ottenere i tuoi diritti. Problemi eternamente ricorrenti, la cui testimonianza vien fuori da una semplice ricerca negli archivi dei quotidiani o una banale “googlata” grazie alle quali si accede sempre allo stesso elenco: strade dissestate e con segnaletica assente, illuminazione carente, pulizia che non viene fatta né di giorno e né di notte, i mercatali che lasciano il piazzale di via Lago di Garda sempre sporco, il così detto “mercatino delle pulci” che è più un peso che una risorsa, per arrivare all’ultima nostra denuncia relativa ad un dissesto idrogeologico che pende sulla testa dei residenti e che negli ultimi anni ha causato ingenti danni.

È da quella fame di riscatto che tutto è iniziato. Correva l’anno 2014, più o meno era marzo. Un’idea di don Pinuccio Cagnazzo, allora parroco della Santa Famiglia: basta “bigotti”, è fuori dalla chiesa che dovete vivere il Vangelo, è questo che significa realmente essere “laici impegnati” ed è questa la strada indicata anche da Papa Francesco.

La condivisione di intenti è immediata: i giovani ci stanno, si rimboccano le maniche e via, si parte. Ylenia, Rossana, i vari Francesco e Marco, Guglielmo, Christian, Alessandro, Rossana, Ivan, Gennaro, Gabriella, Serena, Nico e un unico scopo: “essere uno sguardo vigile sul Quartiere ed al servizio dello stesso”, vogliamo dare voce a chi non ce l’ha. Nasce l’OPS, l’Osservatorio Permanente Salinella.

Gli obiettivi sono stati chiari sin dall’inizio: non solo la segnalazione di problematiche, di situazioni di degrado e pericolo alle autorità competenti, ma anche il portare alla luce iniziative, bisogni e risorse utili per tutta la cittadinanza del quartiere, con un occhio particolare per gli interventi a favore del mondo giovanile. Il realizzarle insieme, tutti.

Era ed è quello che vogliamo fare, ancora oggi: interagire e collaborare con le autorità cittadine (politiche ed imprenditoriali), ma anche criticare liberamente l’operato e/o l’inerzia di chi gestisce la cosa pubblica e promuovere iniziative atte ad aiutare e sensibilizzare le problematiche e la crescita del quartiere.

Abbiamo voluto farlo sin dal principio con l’esempio, prima che con le parole. Nell’estate 2014 ci sporcammo le mani, giorno e notte, nell’accoglienza dei migranti che in quel periodo sbarcavano a Taranto. Un’esperienza formativa dal valore incalcolabile, con la Salinella al centro dell’accoglienza (due delle sedi utilizzate delle istituzioni furono l’ABFO e la ex palestra “Ricciardi”) e grazie alla quale abbiamo potuto tessere una rete con il territorio che ancora oggi ha un peso importante per le nostre attività e non solo, visto che alcuni di noi lavorano stabilmente nell’accoglienza e integrazione.

Anche la cultura è stata ed è fondamentale, sin dal primo momento. Ricordo con piacere il nostro primo evento culturale in occasione delle elezioni europee del 2014, un forum a cui demmo il nome “Europa, così lontana e così vicina” al quale invitammo Antonia Battaglia, donna e madre tarantina, attivista di Peacelink impegnata anche presso l’Unione Europea per la questione ambientale di Taranto. Antonia ci raccontò quelle che sono le motivazioni che portarono alla nascita dell’Unione Europea, dell’importanza che ha l’UE stessa dal punto di vista sociale nella vita di tutti i giorni e dei suoi limiti istituzionali.

Sull’onda dell’entusiasmo organizzammo subito un altro forum, questa volta sulla cittadinanzAttiva (e non avremmo potuto scegliere un tema migliore) e al quale invitammo Alessandro Marescotti – presidente di Peacelink – e Fabio Matacchiera – presidente del Fondo Antidiossina Taranto -, entrambi da anni cittadini attivi impegnati nella lotta ambientalista tarantina. Un evento riuscito, uno scambio di esperienze unico, che ci fece capire che eravamo sulla strada giusta.

E poi c’è Saviano. Sì, proprio lui, Roberto Saviano, quello di Gomorra ma anche di Super Santos, un libro ai più sconosciuto in cui racconta la storia – realmente accaduta – di quattro ragazzini con la passione per il calcio che diventano uomini tra le strade di Napoli. Super Santos è anche il nome di una vera e propria “operazione” che lanciammo nel luglio del 2017. Il nostro obiettivo era quello di ripartire, di ricominciare le nostre attività dopo alcuni mesi di fermo quasi assoluto, e decidemmo di farlo riqualificando una piazzetta del quartiere, affinché i bambini e ragazzi del territorio avessero anche loro uno spazio in cui “giocare a pallone”, come facevamo noi quando eravamo ragazzini ed uscivamo da scuola: due zaini, un super santos (il famoso pallone arancione), e il piazzale in cui aspettavi il pullman per tornare a casa si trasformava nel Santiago Bernabeu.

Ricordo quel pomeriggio del 7 luglio 2017 come se fosse ieri. Ad un certo punto il mio telefono inizia a squillare come se fosse impazzito: erano diversi amici che mi chiamavano per avvisarmi del fatto che Saviano aveva parlato di noi sulla sua pagina Facebook, di un gruppo di ragazzi della Salinella, ricollegando la nostra “Operazione Super Santos” a quanto lui aveva scritto nel suo libro, al super santos come modo di concepire la vita, rivendicando come noi la sacralità delle piazze in cui i bambini giocano a pallone. Un’emozione indescrivibile, il modo giusto per ricominciare.

L’OPS rinasce, riparte, e lo fa con il piede sull’acceleratore partendo da un concetto base: non esiste “centro” senza periferia, e non esiste periferia senza “centro”. Il quartiere inizia ad accorgersi di noi, ad essere insieme a noi anche grazie ai social network che rilanciano le nostre attività. Grazie ai social troviamo nell’allora sconosciuto Egidio un aiuto: è lui che realizza la nostra Little Free Library, una piccola biblioteca libera di quartiere dove scambiare liberamente libri, sguardi, esperienze. Sì, lo abbiamo fatto alla Salinella, nella stessa piazzetta dell’operazione Super Santos, perché la torta senza ciliegina non è la stessa cosa, no? E quella torta ha ancora oggi un sapore particolare, perché diversi abitanti del territorio ce ne facevano assaporare un sapore amaro riempendoci della classica negatività di chi non crede che un territorio come questo possa cambiare e pregustando il fallimento nostro e di quella libreria. Purtroppo per loro lei è ancora lì, dopo mesi, i cittadini l’hanno adottata e se ne prendono cura, e lei ci racconta poesie come quella di un nonno che porta lì la sua nipotina e le legge un libro.

La negatività, ecco il vero ostacolo, la spina di una rosa pronta a fiorire. Lo è ancora più dell’abissale distanza di chi amministra la cosa pubblica e lo è più del mancato rispetto dei beni comuni da parte degli abitanti, perché la piazzetta la ripulisci, ma il pessimismo cosmico di alcuni è a volte paragonabile ad un vero e proprio terrorismo psicologico e tu devi essere più forte, perché tra l’altro lo fai da volontario. Ma siamo fortunati: abbiamo dalla nostra parte la speranza, la capacità e la voglia di pensare e lottare tutti i giorni affinché il territorio possa rialzare la testa, essere comunità attiva, togliersi definitivamente di dosso le tante etichette che nel corso degli anni ti hanno letteralmente appiccicato su…è questo che ti dà la forza e la voglia di continuare, nonostante tutto.

È un percorso lungo, lo sappiamo, ma a noi piace volare alto. I prossimi sogni? Il primo lo stiamo già realizzando, è l’apertura oramai prossima di un Centro Culturale Popolare a cui daremo il nome Charlie Chaplin in onore del suo celebre Discorso all’umanità ne Il grande dittatore. Sogniamo il recupero di un “relitto”, quello della Salina Piccola, della cui importanza vi ho già raccontato e che oggi potrebbe ritornare ad essere una risorsa dal valore inestimabile diventando un parco naturale protetto ed accessibile a tutti, specialmente ai bambini, affinché possano crescere a contatto con la natura. A noi abitanti della Salinella capita già oggi di fare due passi e trovarci a pochi metri da aironi guardabuoi o aironi cenerini, perché non tutelare questo dono?

O ancora, una festa di San Giuseppe organizzata coralmente dal quartiere, così “come si deve” e con tutti i crismi della legalità.

Anche se forse il sogno più grande è quello di veder sparire, un giorno, il nostro Osservatorio, di renderlo piacevolmente inutile, perché da quel giorno in poi si sarà creata una consapevolezza tale da avere cittadini impegnati nel prendersi cura del territorio.

Noi non ci arrendiamo ed è per questo che oggi, 14 febbraio, mentre scriviamo questo racconto auguriamo un buon San Valentino a tutti gli innamorati del proprio territorio.

Noi lo siamo <3


Francesco Settembre è un 37enne tarantino innamorato della sua città e del suo territorio, quello del quartiere Salinella in cui vive dal 1992.

Scout per 26 anni, fonda nel 2006 e alla Salinella l’associazione Pane e PC – L’Informatica per Tutti con la quale recupera vecchi PC per ripristinarli e donarli a chi non può permettersene uno, oltre ad organizzare corsi di alfabetizzazione informatica per anziani.

Nel 2014 dà vita, insieme ad altri ragazzi del territorio, all’OPS – Osservatorio Permanente Salinella a cui questo racconto fa riferimento.

DPP, spazio alle osservazioni dei cittadini

Carissimi concittadini, siete sicuramente già a conoscenza del fatto che il Consiglio Comunale di Taranto ha approvato all’unanimità il DPP elaborato dalla Direzione Urbanistica e Mobilità, realizzato anche attraverso la partecipazione pubblica delle diverse realtà del territorio inclusa la nostra (ci siamo incontrati pubblicamente lo scorso 5 marzo).

Nell’ottica di far continuare il processo partecipativo, è nostra intenzione raccogliere le osservazioni di tutti noi abitanti della Salinella per poi sottoporle all’amministrazione Melucci.

Il DPP approvato lo scorso 7 giugno è in questa cartella Google Drive (DPP – Ecosistema Taranto.pdf):

https://drive.google.com/drive/folders/1P3y2jDt0yVo6Lmmc4P55szkuqqsnrw6t

La cartella contiene inoltre gli allegati della partecipazione:

  • Esiti questionari scuole;
  • Diario del processo (è compresa la data del 5 marzo);
  • La proposta per una governance delle trasformazioni urbane.

Cosa vi chiediamo?
1) Scaricare, leggere ed inviare tramite messaggio privato, commento o mail a osservatorio@salinellataranto.it le vostre osservazioni;
2) Condividere questo articolo sui social.

Grazie <3
#staySalinelled

L’amministrazione Melucci nuovamente alla Salinella

Rischio idrogeologico, decoro urbano, servizi ai cittadini e al territorio: questi gli argomenti principali dell’incontro tenutosi ieri sera presso la parrocchia Santa Famiglia tra il nostro Osservatorio e l’amministrazione comunale nella persona del vice sindaco Paolo Castronovi, oltre a Mariagiovanna Turturo del gruppo di coordinamento della partecipazione dell’ufficio di piano che ha redatto il DPP approvato nella mattinata di ieri, 6 giugno 2019.

Abbiamo rivisto la petizione da noi consegnata lo scorso 5 marzo durante l’incontro sul DPP, firmata da 701 cittadini:

  • Riguardo il rischio idrogeologio e parco Laudato si’, Castronovi si è impegnato a sollecitare la video ispezione propedeutica alla valutazione del piano di mitigazione del rischio idrogeologico da parte dell’Autorità di Bacino, presentato anni fa dal Comune ed ancora fermo;
  • Sui seggi elettorali, previa approvazione della Commissione Provinciale della Prefettura, si valuterà in tempi stretti una soluzione definitiva a questo annoso problema che coinvolge l’elettorato del territorio;
  • Per quanto riguarda l’area sgambamento cani, invece, abbiamo avuto conferma del fatto che l’area da noi individuata non è di proprietà comunale ma privata e sarà necessario trovarne una alternativa. Inoltre, riguardo le eventuali norme per l’utilizzo abbiamo portato all’attenzione dell’amministrazione (consegnandone il regolamento vigente) l’esempio virtuoso del Comune di Arezzo, in cui sono presenti diverse aree cani libere messe a disposizione dei cittadini.

Si è parlato inoltre di decoro urbano e servizi a 360°, per il quale abbiamo nuovamente riportato all’attenzione diverse necessità del territorio e tra le quali ricordiamo:

  • Viabilità, abbiamo chiesto il ripristino di manto stradale e marciapiedi in tutto il quartiere, la realizzazione di una rotatoria c/o la clinica Villa Verde (incrocio già pericoloso di suo e con il traffico destinato ad aumentare nel momento in cui sarà completata la tangenziale), il ripristino del doppio senso di marcia su via Candelli (tratto tra via Lago di Garda e via Lago di Montepulciano) e la realizzazione di dossi persuasivi su via Lago Maggiore e via Golfo di Taranto;
  • Pulizia, abbiamo chiesto maggiore attenzione nelle pulizie notturne che spesso saltano o sono effettuate in maniera approssimativa, così come avviene nella cura del verde. Si è parlato anche di disinfestazione, importantissima in un quartiere a ridosso di due saline, e abbandono selvaggio di rifiuti;
  • Mercatino, al momento l’annunciato trasferimento è in stand by. Come Osservatorio abbiamo ribadito la necessità di ribaltare completamente quello che è diventato, negli anni, un ecosistema di illegalità e mancanza di decoro e rispetto per un intero territorio. Abbiamo quindi suggerito poche semplici regole ed interventi da realizzare per mercatino (lasciando quindi la porta aperta per la permanenza alla Salinella) e mercato settimanale.

Dal canto suo, il vice sindaco Castronovi ha ribadito la massima attenzione da parte dell’amministrazione per tutte le istanze da noi presentate; di fatto, nella sola giornata di ieri sono stati approvati diversi provvedimenti che riguardano anche la Salinella, come il già citato DPP, il PEBA (Piano di Superamento delle Barriere Architettoniche), il piano di ripristino di strade e marciapiedi, la calendarizzazione di disinfestazione e manutenzione del verde pubblico (che andrà a regime entro fine mese). Ci ha, inoltre, informati riguardo il futuro ripristino dell’ufficio Anagrafe che quasi sicuramente sarà riaperto presso la precedente sede di via Salina Piccola.

A Paolo Castronovi e Mariagiovanna Turturo va il ringraziamento nostro e di don Giuseppe Marino, parroco della Santa Famiglia: al nostro territorio serve concretezza, e poter incontrare l’amministrazione direttamente in casa è in passo importante per migliorare una collaborazione attiva e proattiva per cui la nostra disponibilità era ed è massima. A tal proposito, nelle prossime ore riceveremo e pubblicheremo il documento finale sul DPP approvato in Consiglio Comunale e per il quale chiederemo anche a tutti gli abitanti del territorio di inviarci le proprie considerazioni da sottoporre, una volta raccolte, all’amministrazione.

Elezioni, la Salinella ancora una volta ignorata dall’amministrazione comunale

26 maggio 2019, giorno di elezioni europee e giorno in cui non possiamo più nascondere il nostro sdegno, nostro e di tutti i 701 firmatari della petizione con la quale avevamo chiesto una soluzione che venisse incontro alla necessità di tanti anziani o abitanti del territorio sprovvisti di mezzo privato e lontani dal seggio elettorale di via di Viverone.

La petizione era stata consegnata il 5 marzo, durante l’incontro DPP Dove Provare è Possibile, al quale avevano partecipato gli allora assessori Occhinegro, Motolese e Castronovi, oltre ai consiglieri comunali Azzaro, Capriulo, Galluzzo e Zaccheo, e oltre al punto relativo ai seggi elettorali verteva (e lo fa tutt’ora) su rischio idrogeologico e una richiesta di area sgambettamento cani.

Abbiamo atteso fino ad oggi, nonostante i 60 giorni previsti dal regolamento comunale (articolo 50, comma 2) fossero scaduti lo scorso 4 maggio.

Abbiamo provato ad avere fiducia fino all’ultimo giorno, ma evidentemente è stata mal riposta, visto che ancora una volta la voce del territorio della Salinella è stata ignorata. Il nostro Osservatorio non ha ricevuto alcun tipo di riscontro, e chissà quanta gente – per lo più anziani – oggi non si recherà alle urne, anche a causa delle avverse condizioni meteo.

Di seguito riportiamo il testo della petizione firmata, lo ricordiamo ancora una volta, da 701 persone. Continueremo ad insistere in tutte le sedi ed in tutti i modi affinché le istanze del territorio siano prese in considerazione:

Considerata la vastità del quartiere Salinella ed il numero e l’età media dei suoi abitanti, l’ubicazione dei seggi elettorali unicamente presso i locali dell’istituto Archimede in via Lago di Viverone risulta quanto mai scomoda ed insufficiente. Gli abitanti dell’ampia aerea che comprende la zona CEP, quella cosiddetta “del Sestante” e quella adiacente lo stadio Iacovone, a causa della distanza e della difficoltà ad attraversare via Ancona a piedi, sono gli unici in città a essere costretti a dover usare un mezzo di trasporto per poter esercitare il proprio diritto di voto.
Inoltre, chi non ha a disposizione un mezzo privato è costretto a prendere l’autobus e comunque deve affrontare un ulteriore tratto a piedi da corso Italia al plesso scolastico che, per le persone anziane specialmente, non è di poco conto.
Riteniamo che questo disagio leda il diritto dei cittadini del quartiere di accedere agevolmente alle operazioni di voto.
Giova ricordare che la precedente ubicazione dei seggi in via Lago di Montepulciano 1, presso la ex scuola Cotignola, era stata giustamente esclusa come sede elettorale in quanto già causa di disagi e inaccessibile nei giorni di pioggia per gli allagamenti che continuano a renderla impraticabile.
Chiediamo pertanto che l’amministrazione comunale si adoperi affinché si individui una soluzione per poter allestire dei seggi anche nell’area CEP/Sestante, così da favorire l’espletamento del dovere civico del voto di tutti o, in assenza di sedi idonee, garantire un servizio navetta gratuito che permetta a chiunque di poter esercitare il proprio diritto di voto senza disagi.

Il mercatino delle pulci si trasferisce nel borgo

È un giorno importante, questo, per la Salinella e per l’OPS: dopo le decine di segnalazioni e i due incontri che abbiamo avuto in Municipio (gennaio e marzo 2018), in data odierna il Consiglio Comunale ha infatti deliberato il nuovo regolamento per il “mercatino delle pulci” che, di fatto, ne prevede il trasferimento dal piazzale vicino al pattinodromo a Piazza Garibaldi e la modifica della cadenza da settimanale a quindicinale (sempre di domenica).

È un risultato molto importante per un territorio che, nel corso degli ultimi anni, ha più volte sollecitato le diverse amministrazioni affinché fossero risolti i problemi derivanti dal mercatino – in particolare quelli logistici e relativi alla sporcizia e legalità.

Di seguito il comunicato stampa dell’amministrazione comunale, che ringraziamo per aver mantenuto l’impegno con il territorio:

«Il Consiglio Comunale di Taranto ha approvato oggi la nuova Regolamentazione del Mercatino delle Pulci, che si svolgeva ogni domenica mattina in zona Salinella.

Da anni questo punto di ritrovo, nato da felice intuizione e buone intenzioni, si era trasformato in un ricettacolo di illegalità ed esempio di comportamenti indecorosi.

“Con l’intenzione di riprendere quanto di buono vi è nell’idea originaria – commenta l’Assessore Valentina Tilgher –  il nuovo Regolamento riposta alle orginarie motivazioni il cd “Mercatino delle Pulci” o, più propriamente, mercatino del Vintage e dell’Hobbistica. 

Uno spazio di scambio e socializzazione nel quale i cultori del genere abbiano una collocazione e che possa fungere da luogo di interesse per la cittadinanza: una destinazione per la passeggiata della domenica mattina, in cui curiosare fra le bancarelle alla ricerca di oggetti interessanti ed originali. Per questo abbiamo inteso spostare la collocazione del mercatino nel Borgo della città,  dove anche il controllo sociale fosse maggiore. La riduzione del numero di operatori ammessi ed i limiti fisici dell’area individuata (Piazza Garibaldi) sono finalizzate a premiare gli operatori che hanno sempre interpretato con correttezza il senso di questa manifestazione. A loro spetterà anche il compito di autoregolarsi, tramite un Comitato, che sarà chiamato a collaborare strettamente con l’Amministrazione per il mantenimento del decoro e la segnalazione di comportamenti “anomali”. Ci auguriamo che questo intervento, che avrà la sua attuazione nei prossimi giorni, risulti efficace, grazie al supporto della Polizia Municipale. Devo però dire che, con i consiglieri, siamo ben coscienti di quanto la situazione sia delicata e che consideriamo i prossimi mesi una fase di verifica e sperimentazione. Qualora dovessero verificarsi situazioni lesive dell’interesse della città, non esiteremo a prendere provvedimenti più incisivi, fino anche alla chiusura del Mercatino stesso. Devo ringraziare i Consiglieri e il Presidene della Commissione attività Produttive, Emidio Albani, con i quali abbiamo lavorato in questi mesi per individuare le giuste soluzioni ad una situazione che si protrae da anni”».

Rischio idrogeologico, sbloccata la procedura per la variante PAI

E’ un’ottima notizia quella che abbiamo ricevuto ieri in merito al dissesto idrogeologico: si è finalmente concluso il procedimento di approvazione della variante PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) che identifica le aree di rischio del quartiere ubicato nel sedime della Salina Piccola, e che sarà sancita da un DPCM finale.

Il provvedimento segue l’incontro DPP – Dove Provare è Possibile organizzato dal Comune di Taranto presso il nostro quartiere lo scorso 5 marzo e durante il quale abbiamo potuto approfondire l’argomento e, inoltre, consegnare le 701 firme raccolte dal nostro Osservatorio durante gli ultimi mesi.

Cosa significa questo provvedimento? Lo spiega in una nota l’assessore Ubaldo Occhinegro: È un passaggio burocratico importante che sblocca la procedura amministrativa identificando la situazione dell’area ante operam; subito dopo, chiusi i rilievi richiesti dall’Autorità di Bacino del canale, quest’ultima si potrà esprimere su parere post operam, ovvero sul piano di mitigazione del rischio idrogeologico presentato anni fa dal Comune ed ancora fermo”.

Ulteriori informazioni sono fornite dall’assessore Motolese: “Lo stralcio del progetto esecutivo riguardante l’eliminazione del rischio nelle aree già urbanizzate sarà redatto immediatamente dopo il via dell’adb e sarà inserito nell’elenco delle opere di mitigazione idraulica a più elevata priorità e dunque candidabile a finanziamenti ministeriali e regionali. Lavoreremo già da subito per realizzare lo stralcio del progetto di mitigazione complessivo riguardante la definitiva eliminazione del problema degli allagamenti nelle aree costruite, e comprendente la rete della fogna bianca, il sistema di canalizzazioni e delle grandi aree a parco con bacini di laminazione. Questi ultimi rappresentano un luogo di salvaguardia della biodiversità e dell’ecosistema palustre della salina piccola ma anche un occasione di rigenerazione urbana per la Salinella”.

E’, quindi, un passaggio dovuto del quale eravamo venuti a conoscenza durante l’incontro DPP e per il quale già il giorno dopo avevamo sollecitato l’Autorità di Bacino. Un ottimo risultato, di quelli che si ottengono quando c’è dialogo e qui, alla Salinella, il dialogo con l’amministrazione mancava da molto tempo.

Prossimo step: è necessario che il Comune effettui alcune verifiche tecniche richieste da AdB e per le quali solleciteremo già nella giornata di domani.

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